E’ dura la replica della Filcams alla nota diffusa in mattinata dalla nuova proprietà. I dipendenti della Casa di riposo devono riscuotere 7 mensilità e il Tfr, quelli degli ospedali 3 salari. Ed emmelle.it cancella l’articolo per solidarietà
TERAMO – Abbiamo ricevuto e pubblicato, questa mattina, un comunicato stampa della nuova proprietà della Pap Srl, che annunciava un nuovo corso nell’azienda, la ricerca di “nuovi canali di business” e una inversione di rotta rispetto ai recenti atteggiamenti aziendali, che ha seminato debiti e mancati pagamenti tra il personale dipendente. Ci siamo sbagliati e ci rammarichiamo per aver fatto da cassa da risonanza a chi invece, prima di annunciare svolte aziendali, avrebbe fatto meglio a ringraziare le proprie maestranze pagando loro gli stipendi arretrati invece che scriverlo. Per questo motivo abbiamo eliminato l’articolo pubblicato, perché a noi non piace essere presi in giro ed esprimiamo solidarietà in questo modo al personale.
Vi riportiamo di contro la nota diffusa dalla Filcams Cgil Teramo, che forse inquadra meglio i contorni di una vicenda lavorativa che ha messo in difficoltà numerose famiglie teramane.
“La Filcams Cgil Teramo prova sdegno e incredulità rispetto al comunicato stampa della nuova proprietà Pap Srl. Le lotte condotte in questi anni, che hanno garantito quantomeno una speranza concreta per le lavoratrici e i lavoratori, non sono bastate per ribadire un concetto tanto chiaro: gli stipendi vanno pagati e non si specula negli appalti pubblici! Pensavamo di aver vissuto le situazioni più assurde, di aver visto negli appalti pubblici mancati pagamenti degli stipendi, menefreghismo aziendale, noncuranza degli appalti a cui si risponde e una scarsissima considerazione nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori – dice Mauro Pettinaro, segretario generale Filcams Cgil Teramo -. Abbiamo dovuto assistere oggi alla più grande presa in giro del nuovo millennio: un’azienda che non paga gli stipendi che emette un comunicato stampa ringraziando le maestranze, annunciando un nuovo brand e dichiarando che sono in atto nuovi canali di business. Avete capito bene… la stessa azienda, la Pap Srl, i cui lavoratori e le cui lavoratrici non percepiscono lo stipendio da marzo negli appalti degli ospedali, i cui lavoratori e le cui lavoratrici devono percepire ancora 7 stipendi e il Tfr nell’appalto della Casa di riposo De Benedictis, i cui lavoratori e le cui lavoratrici delle mense scolastiche dei Comuni di Castelli, Alba Adriatica e Morro D’oro non percepiscono lo stipendio da Febbraio, dichiara che è in atto una vera e propria operazione di restyling aziendale rilanciando brand e business, senza però pagare gli stipendi arretrati. Nel mentre scriviamo questo comunicato stampa ci sono intere famiglie della provincia di Teramo in ginocchio grazie alla “mirabolante” azione della Pap Srl. Ma se la situazione non fosse reale l’avremmo chiamata “teatro dell’assurdo”, se non ci fossero centinaia di lavoratori e lavoratrici in ginocchio grazie alla gestione disastrosa di questa azienda, avremmo proposto a uno sceneggiatore di comporre una commedia teatrale. La nuova proprietà non solo si permette il lusso di vantare credito sui media locali, ma ringrazia le “maestranze” e rilancia. Come Filcams Cgil Teramo avevamo da subito chiesto un incontro per capire le reali intenzioni dell’azienda, ma l’incontro non solo non ha portato nessun beneficio ma ha solo constatato quello che già sapevamo: un’azienda che nonostante la nuova proprietà non cambia il suo brand. Il brand storico per cui non si pagano gli stipendi, il brand storico per cui si disattendono tutti i livelli contrattuali e salariali, il brand storico per cui si fa impresa con le pelle delle persone.
“Alla nuova proprietà – aggiunge Pettinaro – non vogliamo nemmeno rivolgerci se non denunciare l’ennesima presa per i fondelli, se non ribadire che continueremo a lottare affinchè negli appalti pubblici non si continuino a commettere illegalità non pagando le retribuzioni alle lavoratrici e ai lavoratori. Alle istituzioni chiediamo che si schierino una volta per tutte dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori e che chiedano anche loro alle aziende che vogliono fare brand con il sudore gratis delle lavoratrici e dei lavoratori che nella Provincia di Teramo non c’è spazio per questi comportamenti aziendali. Come Sindacato lo chiediamo nella Provincia di Teramo, nella Regione Abruzzo, nel paese Italia. Non saranno escluse forme di protesta eclatanti qualora non si formalizzino garanzie per lavoratrici e lavoratori, lo diciamo con chiarezza: non verrà consentito in questo territorio che queste tipologie di aziende prendano per i fondelli lavoratrici e lavoratori“.