Il Città di Teramo è già in corsa per la nuova stagione. L’avvocato 49enne h fatto parte della commissione comunale per la ripartenza del calcio cittadino
TERAMO – Antonio Paoluzzi, avvocato 49enne avezzanese di nascita e teramano di adozione, è il primo (e nuovo) tassello del Città di Teramo del nuovo presidente Filippo Di Antonio. A lui – che è stato fino a ieri componente della Commisione comunale messa in piedi dal sindaco per far partire il progetto di rinascita de calcio in città – è stato affidato il ruolo di direttore generale del club. Lo ha annunciato nel pomeriggio la società.
«I contatti iniziali – ha detto il neo Dg – si sono materializzati pochi giorni fa, dopo che era stato trovato l’accordo con la vecchia compagine dirigenziale per il passaggio di proprietà. Il Presidente mi ha subito rivelato di voler ripartire con un progetto innovativo teso a rilanciare il calcio a Teramo. La mia risposta è stata tanto scontata quanto immediata: da 27 anni, ormai, Teramo è diventata la mia casa, una città che ho amato dai tempi dell’Università. Per questo sono sinceramente emozionato della proposta ricevuta, per la quale ci tengo a ringraziare sentitamente il Presidente. Le nostre idee di calcio collimano, con una progettualità quinquennale tesa a ridare credibilità al movimento calcistico cittadino. Nel tempo mi auguro di essere ricordato per aver contribuito alla costruzione di una società solida e organizzata, con la creazione di un Settore Giovanile florido e di proprietà del Club, base imprescindibile per la mia visione sportiva».
Il presidente Filippo Di Antonio ha detto di essere andato alla ricerca di “una figura competente e professionale ma che ricoprendo il ruolo di Direttore Generale non avesse un passato esclusivamente sportivo, perché aveva funzionato nelle mie pregresse esperienze calcistiche. A breve conto di definire le prossime figure operative, a cominciare da quella del Direttore Sportivo, per la quale mi sentirò in primis con l’architetto della recente promozione, Paolo D’Ercole. Stiamo lavorando assiduamente con l’obiettivo di accrescere l’entusiasmo di una piazza che, in queste categorie, deve avere l’ambizione di essere protagonista autentica».