Drammatico tentativo di salvare la vita a un teramano di 66 anni: ci hanno provato a lungo prima un passante con il defibrillatore pubblico donato dal Club Biancorosso e poi i sanitari del 118
TERAMO – E’ morto purtroppo dopo oltre un’ora di tentativi di rianimazione, nonostante il soccorso in strada fosse stato tempestivo e facendo ricorso tra le primissime volte in assoluto, al defibrillatore installato in piazza Martiri della Libertà grazie alla donazione del Club Biancorosso.
Massimo Guarnieri, 66 anni, aveva appena salutato un amico incrociato tra via Veneto e via San Berardo, quando si è improvvisamente accasciato a terra. Ad alcuni passanti presenti alla scena la situazione è apparsa chiaramente grave. L’uomo era privo di conoscenza, in arresto cardiaco, steso sulla pavimentazione all’altezza dell’ingresso laterale della Cattedrale, nei pressi del seminario. Un cittadino è stato lesto nel far ricorso all’apparecchiatura salva vita installata all’altezza del sottopassaggio di piazza Martiri a qualche decina di metri di distanza e con questo ha tentato per due o tre volte di far ripartire il cuore. Nel frattempo è arrivato l’equipaggio dell’ambulanza medicalizzata che ha continuato alternando massaggio e scariche di defibrillatore: dopo almeno una quarantina di minuti, gli sforzi sono stati premiati ed è stato possibile stabilizzare il paziente con la maschera ad ossigeno.
Con l’ambulanza in emergenza il 66enne teramano è stato trasferito all’ospedale Mazzini e qui preso in assistenza dal personale dl pronto soccorso che è stato costretto a riprendere le manovre rianimatorie a causa di un nuovo arresto cardiaco. Purtroppo, nonostante l’uomo sia stato anche intubato, dopo circa un’ora e un quarto dall’evento in piazza, è spirato.