II giovane avvocato e capogruppo del Pd in consiglio comunale ucciso da un malore a soli 40 anni: dodici mesi di vuoto incolmabile, anche sul piano politico. Il rito religioso alla Madonna delle Grazie alle 18:30
TERAMO – Un anno fa ci lasciava Massimo Speca. La scomparsa dell’avvocato e capogruppo consiliare del Partito democratico 40enne ancora oggi provoca commozione e di lui resta imperituro un ricordo intenso. L’improvviso addio sconvolse tanti, in primis la sua famiglia ma anche gli amici di quell’esperienza politica che in lui avevano un punto di riferimento, per presenza e per competenza.
La sua passione per la politica, la sua innata propensione alla riflessione, all’approfondimento e al confronto, lo avevano portato in pochissimo tempo ad essere un caposaldo del primo mandato di amministrazione di Gianguido D’Alberto, una persona della quale anche le opposizioni avevano grande stima e rispetto. E i 12 mesi trascorsi senza di lui, con di mezzo una campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale, hanno, per certi versi anche drammaticamente, messo a nudo la ‘debolezza’ nel soffrire un vuoto politico così importante, in un momento tanto delicato.
La famiglia e gli amici lo ricorderanno oggi pomeriggio, alle 18:30, in una messa celebrativa presso il Santuario della Madonna delle Grazie.