La proposta arriva dai consiglieri Cristina Marroni e Niki Bartolini. Investimento a carico degli enti di circa 5 milioni di euro per mille mezzi che gli studenti utilizzerebbero fino alla laurea
TERAMO – Nell’annosa discussione sulla carenza di trasporti adeguati per il collegamento tra la città e il campus universitario di Coste Sant’Agostino, ma anche sui costi che gli studenti devono sostenere – l’ultima ipotesi è del rettore Mastrocola che propone l’istituzione di un servizio di noleggio di auto e bici elettriche – si inserisce la proposta dei consiglieri dei gruppi consiliari ‘Teramo è meglio’ e ‘Teramo sul serio’, Cristina Marroni e Niki Bartolini: acquistare mille minicar elettriche, in numero equivalente cioè alle matricole iscritte, a cui affidare in comodato gratuito il mezzo da ricaricare con apposite colonnine (anch’esse gratuite per lo studente) alimentate da impianti fotovoltaici.
Il costo dell’investimento, secondo Marroni e Bartolini, ammonterebbe a circa 5 milioni di euro, a carico di Regione, Provincia e Comune di Teramo: l’utilizzo sarebbe consentito agli studenti anche negli anni successivi al primo, fino alla laurea (ma non fuori corso). Le ricadute? “Innanzitutto – dicono i due consiglieri comunali di opposizione – serigrafando tutte le vetture con i loghi e i simboli di UniTe ci sarebbe un enorme effetto pubblicitario per l’università; in secondo luogo i trasporti sarebbero completamente sostenibili in quanto elettrici; in terzo luogo gli studenti avrebbero una vera e propria autonomia di spostamento, accrescendo di parecchio la fruizione anche della città (e del centro storico), ma pure delle varie sedi universitarie di Nepezzano o della casa dello Studente in via di realizzazione a Viale Crucioli“.
Secondo Marroni e Bartolini, infatti, l’idea di intensificare le linee di trasporto pubblico locale “è la più immediata ma quella meno evoluta e risolutiva”, mentre il noleggio di bici e auto elettriche a spese degli studenti, ad un costo equiparabile a quello del bus, “dove già sperimentato, non viene particolarmente apprezzato. Considerato che il problema si trascina da lunghi anni e rappresenta un oggettivo fattore di debolezza del sistema universitario teramano – concludono i consiglieri -. Si tratterebbe di un investimento tutto sommato contenuto per gli enti pubblici e decisamente risolutivo per l’annosa problematica che ci trasciniamo sin dall’apertura del Campus“.
Si tratterebbe di un investimento tutto sommato contenuto per gli enti pubblici e decisamente risolutivo per l’annosa problematica che ci trasciniamo sin dall’apertura del Campus.