Il 1° ottobre Teramo e Giulianova si ritrovano di fronte per la prima volta nel nuovo impianto e dal 24 febbraio 2008. Nessuna prescrizione, le forze dell’ordine fanno il punto sull’organizzazione
TERAMO – L’attesa durata 15 anni sta per finire e tra poco meno di una decina di giorni Teramo e Giulianova incroceranno di nuovo le loro strade su un rettangolo di gioco, per una partita di calcio che vale non per i palcoscenici cui i due blasoni sono stati abituati nella loro storia, bensì per l’Eccellenza regionale. Nonostante ciò, l’attesa è tanta e la rivalità, si sa, è storica. Teramo e Giulianova non si incontrano dal 24 febbraio 2008, quando al vecchio Comunale finì 0-0 nel torneo di Seconda divisione, dove entrambe erano retrocesse l’anno prima. Un mese dopo, il 27 marzo 2008, venne inaugurato il Bonolis.
Caricare la vigilia però è l’ultimo errore da commettere, anche se le due tifoserie, quelle più accese ed estremiste, ormai sono numericamente ridotte e molte delle ‘nuove leve’ non hanno mai visto un derby bianco-giallo-rosso. Sotto questo aspetto, almeno, si è soprasseduto a far partecipare capitani, allenatori e presidenti delle due squadra alla riunione convocata dal prefetto Fabrizio Stelo, con conferenza stampa a conclusione di. una riunione tecnica con le forze dell’ordine, a cui hanno partecipato anche i sindaci Gianguido D’Alberto e Jwan Costantini.
Una riunione che non ha potuto e dovuto produrre nulla, se non i buoni intenti di un controllo costante sulla vigilia del match, ripetuti inviti alla condivisione di una giornata di sport, all’esaltazione del momento ludico anche se legato a un risultato di classifica. C’è da dire che la logistica aiuta molto nell’organizzazione di questo primo derby della stagione. Il 1° ottobre si giocherà infatti, per la prima volta nella storia di Teramo e Giulianova, allo stadio Bonolis, costruito e pensato per il rispetto degli standard di sicurezza. Già in passato l’impianto ha ospitato tifoserie ben più ‘pesanti’ anche numericamente e questo grazie al fatto che settori e viabilità sono assolutamente ben separati.
Dunque nessuna limitazione di sorta, al momento. La capacità di pubblico è ampia, qualche attenzione in più sarà riservata al settore tribuna dove sarà possibile la condivisione degli spazi tra teramani e giuliesi. Il prefetto Stelo, così come hanno fatto anche i due sindaci, hanno tenuto a sottolineare che la partita e la cornice che sono in grado di garantire le due tifoserie sono un orgoglio della provincia di Teramo e come tale, meritevoli di essere saltata per una domenica di sport e di socializzazione, all’insegna del divertimento e della speranza, reciproca, di una vittoria dei rispettivi colori.
Al Fadini, al ritorno, sarà sicuramente cosa diversa.