I dati dell’Osservatorio regionale sui rifiuti conferma il dato superiore di 5 e 7 punti alle medie provinciale e regionale. I teramani in generale hanno prodotto circa 30 chili in meno a testa di rifiuti
TERAMO – Teramo, con una percentuale di raccolta differenziata al 71,23%, si conferma al primo posto tra i capoluoghi abruzzesi anche per il 2022. E’ quanto emerge dal 18esimo ‘Rapporto Raccolte Differenziate Rifiuti Urbani’ stilato dall’Osservatorio Regionale Rifiuti, che certifica una percentuale di differenziata che si mantiene stabile, rispetto al 2021, sul totale della raccolta. Un dato che resta superiore alla media provinciale (pari al 65,78%) e regionale (64,21%) e che si accompagna ad una diminuzione complessiva della quantità di rifiuti prodotti sul territorio comunale.
Il Rapporto 2022 parla infatti di 20.321 tonnellate di rifiuto urbano prodotto (di cui 14.295 tonnellate di rifiuto urbano differenziato), contro i 22.006 del 2021, con una produzione annua pro capite pari a 370,990 chili contro i 401,765 dell’anno precedente. In particolare la produzione annua pro capite di rifiuto urbano nel comune di Teramo risulta la più bassa tra i comuni sopra i 20mila abitanti e particolarmente significativo è anche il dato relativo alla produzione pro capite di rifiuto indifferenziato, pari a 107 chili per abitante, anche questo particolarmente basso se confrontato con quello della maggior parte delle realtà abruzzesi.
Numeri importanti, soprattutto se rapportati con quelli del 2017, quando la differenziata arrivava al 61,4%, pari a quasi 10 punti percentuali in meno rispetto ad oggi.
“I dati confermano, ancora una volta, come la strategia e le azioni messe in campo dal Comune e dalla Team, oltre all’impegno dei cittadini nell’effettuare correttamente la raccolta differenziata, abbiano consentito di proiettarci verso un futuro sempre più green e sostenibile – sottolinea il sindaco Gianguido D’Alberto – questo ci spinge ad andare avanti con sempre maggiore convinzione sulla strada intrapresa, anche alla luce dei finanziamenti ottenuti a valere sul PNRR e del percorso di fusione con il Mote che ci consentiranno, nei prossimi anni, di consolidare una realtà che appare sempre più forte e che pone il Comune di Teramo nelle condizioni di essere punto di riferimento, in provincia e in regione, per quanto riguarda la gestione del ciclo dei rifiuti”.
Gli obiettivi raggiunti fino ad oggi rappresentano il risultato delle azioni messe in campo in questi anni, tra le quali l’introduzione nelle frazioni del sistema di raccolta integrato porta a porta ed ecoisole informatizzate, che ha permesso di avviare il percorso della tariffa puntuale, le campagne di sensibilizzazione, le verifiche effettuate dal vigile ecologico e dalla Team sul corretto conferimento dei rifiuti, l’ottimizzazione della gestione dei ritiri e miglioramento dei circuiti di raccolta.
Grazie al finanziamento di un milione di euro ottenuto sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, inoltre, è stato avviato il percorso che porterà all’introduzione della tariffa puntuale, attraverso la misurazione del rifiuto indifferenziato pro capite prodotto, su tutto il territorio comunale, con l’estensione del principio “chi meno inquina meno paga”. “Fin dal primo mandato abbiamo puntato sulle politiche ambientali per uno sviluppo sostenibile – conclude il Sindaco – e continueremo a farlo. Particolarmente importante, in quest’ottica, oltre alla tariffa puntuale è la realizzazione del biodigestore. Un investimento di oltre 29 milioni di euro che, come evidenziato anche da City Vision, consentirà al nostro territorio di essere all’avanguardia nel trattamento dei rifiuti”.