La segretaria nazionale del Partito democratico ha incontrato cittadini, costruttori e amministratori: “L’ex rettore non prende ordini da Roma come Marsilio”
TERAMO – “Qui hanno mandato un presidente da Roma a eseguire ordini di partito e a farli prevalere sugli interessi degli abruzzesi. E lo diciamo anche per il silenzio incredibile sui tagli Pnrr da parte di Marsilio, e lo diciamo perchè non abbiamo sentito una voce levarsi rispetto ai tagli alla sanità pubblica su cui invece c’è bisogno di un forte investimento per gli abruzzesi“. E’ uno dei passaggi dell’intervento di Elly Schlein a supporto di Luciano D’Amico candidato del centrosinistra in Abruzzo nel suo punto con la stampa in piazza del Martiri a Teramo.
“E non abbiamo sentito nemmeno la sua voce contro questa pessima autonomia differenziata – ha proseguito la segretaria del Pd – che rischia di vedere aumentare ancora di più le disuguaglianze che questo territorio e il sud in particolare hanno vissuto sulla pelle“. Sulla vicenda del taglio della Riserva Naturale del Borsacchio a Roseto degli Abruzzi decisa dal Consiglio Regionale nelle scorse settimane, che ha cancellato un area da 1000 ettari riducendola a 24, la segretaria del Pd Elly Schlein ha detto che è vicenda che ha seguito. “Non è possibile ridurre del 90% una risorsa ambientale preziosa e far prevalere altri interessi. Il Pd continuerà a battersi in ogni sede contro questa scelta nefasta che è stata fatta neanche con il coraggio di spiegarla e confrontarsi con le comunità e i cittadini e i territori colpiti. E’ stata fatta alla chetichella, di notte con un blitz. Non è così che si deve governare una regione come questa“.
“Sì, grazie anche alla candidatura straordinaria di Luciano D’Amico, ex rettore dell’Università di Teramo“. Così la segretaria dem Elly Schlein risponde ai microfoni di SkyTg24 a chi gli chiede se in Abruzzo il ‘campo largo’ sia riuscito a trovare un’intesa. “Bisogna crederci – aggiunge – e serve un’amministrazione che si ponga questo come obiettivo. Quindi qui siamo felici che attorno a Luciano D’Amico tutte le forze alternative alla destra si siano unite su un programma comune. È la dimostrazione che si può fare, basta volerlo“.