Club Biancorosso e Vecchi Diavoli invitano all’unità il consiglio comunale per chiudere un doloroso capitolo che dura dal 2008. E I Sedici Gradoni danno lo stop a Campitelli sponsor per la Serie D
TERAMO – Nel luglio calcistico teramano che vive la vigilia di un nuovo campionato di Serie D, la tifoseria non va (giustamente) in ferie e segue con attenzione tutte le vicende legate al Città di Teramo, nessuna esclusa: e alta è l’attenzione sulla questione più scottante, quella ‘disponibilità’ della stadio Bonolis che passa attraverso una lunga e complessa transazione con chi se ne è appropriato al momento del suo ingresso nella ex Teramo calcio.
Club Biancorosso e Vecchi Diavoli, da un lato per la questione stadio, Sedici Gradoni dall’altro sul nuovo ingresso di Luciano Campitelli quale sponsor della nuova stagione, sono censori attenti e coerenti che fanno sentire la loro voce su società e consiglio comunale. I concetti espressi sono chiari e non hanno bisogno di interpretazioni. Al termine di una lunga gestazione, lo schema di accordo con la Soleia per la rivisitazione totale della convenzione sul Bonolis, a fine mese arriverà in consiglio comunale: l’appello di Club Biancorosso e Vecchi Diavoli è a tutti i ‘colori’ politici presenti in Assise civica, ad ammainare le bandiere dei partiti e delle ideologie, e vestire quella biancorossa, per chiudere una pagina buia del calcio cittadino, aperta dal 2008. Sull’altro fronte, i Sedici Gradoni rivendicano il ‘dovere’ di richiamare la società presieduta da Filippo Di Antonio ad una valutazione più attenta del ritorno dell’ex presidente, anche se come sponsor, all’interno di un club che ha sofferto un passaggio vergognoso sotto la sua presidenza.
La tifoseria più radicale ha espresso come di consueto il suo pensiero con uno striscione apparso sulla propria storica bacheca, la Curva Est del vecchio Comunale: “Il passato non lo dimentichiamo, Campitelli non lo vogliamo“, è quanto recita il messaggio. ultrà.
Nella nota di Club Biancorosso e Vecchi Diavoli c’è la richiesta, ferma e intransigente, di chiudere subito la “vergogna” di una convenzione che mette da anni all’angolo la prima società calcistica cittadina: “Quando nell’estate del 2023 abbiamo deciso di intraprendere questa battaglia lo abbiamo fatto con la consapevolezza che rimanere fuori dallo Stadio sarebbe stato un grande sacrificio – si legge nella nota della tifoseria organizzata –. Una scelta coraggiosa che ci avrebbe privato di tante emozioni ma l’imbarazzante scenario del Bonolis non poteva essere avallato dalla nostra presenza. La vergognosa convenzione nelle mani di un privato che slegava la nostra squadra di calcio dall’impianto sportivo cittadino continuava ad essere penalizzante e limitante per ogni velleità di crescita. Un cambiamento di rotta era vitale ed abbiamo ritenuto doveroso sollecitare una risoluzione attraverso atti concreti. Quello abbiamo fatto. La notizia di un accordo oramai in fase di definizione tra il privato e la pubblica amministrazione, finalizzato all’azzeramento della attuale convenzione, rappresenta per noi un decisivo passo in avanti che accogliamo con estrema soddisfazione.
“Dalle notizie in nostro possesso a breve lo schema dell’accordo verrà portato all’approvazione dell’assise civica. Riteniamo quella seduta consigliare un momento importantissimo per la nostra Città e per il futuro del nostro amato Teramo calcio 1913. Potremo finalmente rivendicare CON ORGOGLIO la effettiva proprietà di uno degli impianti più belli e funzionali del panorama calcistico nazionale. Dal privato non ci aspettiamo nulla e lungi da noi solo pensare di voler chiedere qualcosa ma dai nostri rappresentanti istituzionali ci aspettiamo tantissimo. Sarebbe importante in quella giornata poter registrare una forte unità di intenti della politica tutta, un segnale di vera coesione. L’auspicio è quello di assistere ad un confronto onesto dove i giochi della politica non prendano il sopravvento sulle legittime esigenze di una intera comunità, non solo sportiva.
“Così come gradiremmo vedere ammainate le bandiere di partito a vantaggio di quella con i colori della nostra Città. L’unica che unisce e non divide. In quella occasione tutta la tifoseria sarà chiamata a raccolta presso il Parco della Scienza. Presenziare alla discussione oltre che un diritto è un atto DOVEROSO per chi ha veramente a cuore le sorti del calcio Biancorosso. Ci stiamo giocando la più importante delle partite. In ballo c’è il nostro futuro calcistico ma anche e soprattutto una grande fetta di dignità e di credibilità politica e sociale. Il tempo delle chiacchiere è finito…. sanate questa vergogna SUBITO e senza indugi“.