Non è stato un malore a far cadere l’operaio nel cantiere

La tragedia alla scuola Crocetti-Cerulli di Giulianova: l’autopsia conferma la morte sul colpo per le fratture alla testa di Fabrizio Piccinini. Indagato il titolare dell’impresa. Domani i funerali a Bellante

TERAMO – Non ha avuto scampo nella caduta da 7 metri dall’impalcatura sulla quale stava lavorando, Fabrizio Piccinini, l’operaio di 57 anni morto nel cantiere della scuola Crocetti-Cerulli a Giulianova, lunedì 29 luglio. L’autopsia eseguita dall’anatomo patologo Giuseppe Sciarra ha confermato la presenza di devastanti fratture alla testa che ne hanno provocato la morte immediata nell’impatto a terra. Non ci sono evidenze di eventuali malori che possano aver provocato la perdita di equilibrio e la caduta, per cui l’incidente può essere ricondotto a cause legate alla sicurezza sul. lavoro.

L’esame necroscopico è stato affidato dal pubblico ministero Davide Rosati, che conduce l’inchiesta sull’incidente sul lavoro e che ha iscritto nel registro degli indagati il titolare dell’impresa di Bellante che ha in subappalto i lavori di ristrutturazione dell’istituto alberghiero Crocetti-Cerulli dove si è verificata la tragedia. L’ipotesi di reato su cui si lavora è quella dell’omicidio colposo.

Lo stesso magistrato nel pomeriggio di oggi ha concesso il nulla osta per la restituzione della salma alla famiglia. I funerali di Fabrizio Piccinini si svolgeranno domani, giovedì 1 agosto, alle 17, nella chiesa di Maria Santissima Regina della famiglia, a Bellante stazione. La salma sarà poi tumulata nel cimitero di Campli.

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