Fulmine in spiaggia, bagnante sempre in coma ma stazionaria

In rianimazione al Mazzini la 42enne viene tenuta ancora in sedazione. Migliorano la turista ricoverata in Utic e la terza donna a Giulianova. E’ sempre polemica sull’assenza di un defibrillatore in spiaggia

TERAMO – Sono stazionarie ma sempre gravi le condizioni della 42enne P.D.L., la donna di Alba Adriatica, ferita assieme ad altre due dal fulmine abbattutosi sulla spiaggia libera tra le concessioni Piccolo Chalet e Caraibi, ad Alba, sabato mattina. La bagnante è tenuta sempre in coma farmacologico, condizione che rinvia ogni possibile valutazione sui postumi eventuali dopo l’arresto cardiaco subìto in spiaggia. i medici della terapia intensiva di rianimazione non si sbilanciano e tengono alta l’attenzione monitorando di continuo la situazione clinica della 42enne.

Le altre due donne sono in condizioni stabili. La turista 64enne francese, è ricoverata nel reparto di terapia intensiva cardiologica del Mazzini, dove vengono costantemente valutate le condizioni dopo l’infarto successivo alla folgorazione, che è apparso decisamente più grave della paresi temporanea delle gambe. Analoga condizione sofferta dalla terza bagnante colpita, la 44enne albense ricoverata nel reparto di osservazione breve dell’ospedale di Giulianova: delle tre è quella le cui condizioni preoccupano di meno. Intanto ad Alba continuano le polemiche sull’assenza di un defibrillatore, che avevano sottolineato già nell’articolo di sabato subito dopo il drammatico evento atmosferico (leggi qui). Il grande impegno civico di un bagnante, che ha immediatamente soccorso la donna apparsa subito in condizioni più gravi, e il suo massaggio cardiaco hanno forse fatto sì che la donna non morisse, ma in un evento del genere, un defibrillatore sarebbe stato decisivo per un soccorso positivamente compiuto.

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