Il sindaco e il presidente del Consiglio Melarangelo hanno partecipato alle celebrazioni dell’81esimo anniversario della vittoriosa battaglia della Resistenza
ROCCA SANTA MARIA – Questa mattina il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto e il presidente del Consiglio comunale, Alberto Melarangelo, hanno partecipato, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, alle celebrazioni per l’81esimo anniversario della battaglia di Bosco Martese, organizzate dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia.. Celebrazioni alle quali hanno preso parte anche alcune delegazioni di diversi istituti scolastici del territorio provinciale.
“Qui, tra le nostre montagne – ha ricordato il primo cittadino -, militari di vari corpi e reparti, semplici cittadini, operai, studenti, partigiani di diversa nazionalità fuggiti dai campi di internamento di Corropoli e Nereto, scrissero la Storia, gettando le basi della nostra Costituzione. Oggi, per render loro realmente omaggio, in un tempo in cui diverse guerre ci ricordano come democrazia e libertà non siano valori acquisiti per sempre, dobbiamo riscoprire e trasmettere alle nuove generazioni quei valori che animarono le donne e gli uomini della Resistenza”.
Nel suo intervento il sindaco, citando le parole del padre costituente Piero Calamandrei, ha ricordato che la Costituzione “non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove: perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità. Per questo una delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza alla politica”. Il primo cittadino di Teramo, rivolto agli studenti, ha poi sottolineato l’importanza di riprendere il percorso di “costruzione di una democrazia europea, rimasto ancora incompiuto, e che rappresenta il principale portato della Liberazione, seguendo la strada tracciata già da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi nel manifesto di Ventotene”.
“Come ci ricordava Aldo Moro la Resistenza ‘viene da lontano e va lontano’. Parole che ancora oggi rappresentano un monito – ha concluso il sindaco. Come evidenziava lo stesso Moro, infatti, ‘l’acquisizione della democrazia non è qualche cosa di fermo e di stabile che si possa considerare raggiunta una volta per tutte. Bisogna garantirla e difenderla, approfondendo quei valori di libertà e di giustizia che sono la grande aspirazione popolare consacrata dalla Resistenza. Il nostro antifascismo non è dunque solo una nobilissima affermazione ideale, ma un indirizzo di vita, un principio di comportamento coerenti’. Viva Bosco Martese, viva la Resistenza”.