FOTO / Il questore rafforza il posto di polizia del Mazzini

Soriente ha visitato il pronto soccorso alla luce dei recenti fenomeni di aggressione in tutta Italia. In arrivo un ispettore, le unità diventano 4. Dopo i 17 casi di violenza del 2023, nel 2024 sono stati 7 finora

TERAMO – Salirà a quattro dalla prossima settimana il numero delle unità a disposizione del posto di polizia dell’ospedale, con l’arrivo di un ispettore. Lo ha annunciato il questore di Teramo, Carmine Soriente, che questa mattina, accompagnato dal vicario Alessandro Di Blasio, ha visitato il pronto soccorso dell’ospedale Mazzini di Teramo, verificando anche la situazione nella sala di video sorveglianza del nosocomio, Ad accoglierlo c’erano il direttore generale Maurizio Di Giosia, il direttore di presidio Carlo Di Falco e il direttore del Dipartimento di emergenza e urgenza, nonché del Pronto soccorso, Anna Rita Gabriele.

Il nostro scopo – ha detto il questore – è migliorare la sicurezza in ospedale, visti gli episodi di violenza che si registrano in tutt’Italia. Stiamo anche valutando di istituire una linea telefonica dedicata che colleghi direttamente il Pronto soccorso del Mazzini alla sala operativa della questura, in modo da rendere immediata la richiesta di intervento”. Lo stesso di polizia, secondo le previsioni organizzative della Asl, dovrebbe essere sistemato in un nuovo locale, nelle immediate vicinanze del Pronto soccorso, in modo che la presenza di un agente di Polizia funga da deterrente per eventuali atti di violenza.

Ringraziamo la questura dell’attenzione e della disponibilità ad affrontare il problema della sicurezza in ospedale – ha commentato Di Giosia -. La Asl di Teramo ha già elaborato un Piano integrato per la prevenzione della violenza sugli operatori che riassume tutte le misure di prevenzione e protezione specifiche per il rischio aggressione. Nel Piano sono previste diverse azioni, fra cui anche corsi di formazione, in modo da dare al personale gli strumenti per potersi difendere in situazioni di pericolo che coinvolgono sia l’operatore sanitario stesso che il paziente e i suoi familiari. Il settore più esposto è il Pronto soccorso e in quest’ambito il triage. A Teramo la frequenza delle aggressioni verbali agli operatori non segnalate è di circa 2-3 al giorno. Tali aggressioni riguardano soprattutto pazienti con codice di gravità minore che si lamentano dell’attesa e dell’attribuzione del codice da parte dell’infermiere di triage. Quindi parliamo di almeno 500 aggressioni verbali dall’inizio dell’anno. In un periodo di tempo più lungo, cioè da dicembre 2021 a oggi sono 21 le aggressioni di diverso genere segnalate in maniera scritta e di queste il 72% avviene al triage. La maggior parte delle aggressioni sono avvenute negli ultimi due anni, soprattutto nel 2023, con la fine della pandemia, l’aumento degli accessi in Pronto soccorso e il conseguente sovraffollamento”.

La primaria Gabriele ha sottolineato che la Asl ha messo in atto alcune contromisure per ridurre il fenomeno: “La presenza dell’infermiere facilitatore e monitor presenti in sala di attesa con l’indicazione dei pazienti in fila e in visita, il relativo codice colore e numerico di priorità. Tale lettura – ha detto il direttore del reparto – è assicurata anche sul sito della Asl di Teramo, l’unica che la offre agli utenti sul proprio portale, rispetto alle altre Asl regionali”.

Ovviamente anche gli altri settori degli ospedali non sono esenti da violenze, anche se c’è da dire che la Asl di Teramo non risulta come una delle più colpite dal fenomeno. Secondo il report degli infortuni riguardanti il rischio aggressioni, nella Asl nel 2023 sono stati 17 gli infortuni legati ad aggressioni, e finora, nel 2024, 7.

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