I super periti incaricati dalla Provincia al lavoro da stamattina: studieranno a fondo la scuola per poi farne perno del ricorso per il dissequestro. L’avvocato Lettieri: “Ne sapremo di più della sicurezza di questo edificio”
TERAMO – Hanno fatto il loro ingresso questa mattina, e ne avranno per un pò, forse altre 24 o 48 ore, i super periti incaricati dalla Provincia per redigere una perizia strutturale che chiarisca lo stato del storico (e sequestrato) Palazzo che ospita il Convitto e il Liceo Classico Delfico, sotto il profilo sismico e statico. Il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Roma, Massimo Cerri, l’ingegnere Franco Braga (è docente di Tecnica delle costruzioni alla Sapienza di Roma e già presidente dell’Associazione Nazionale Italiana di Ingegneria Sismica) e l’ingegnere strutturista Stefania Arangio: sono loro che costituiscono il team incaricato di confutare le tesi della Procura, elaborata dai tecnici del Comitato del Provveditorato delle opere pubbliche.
Come ha sottolineato l’avvocato Gennaro Lettieri, che assieme ad Antonio Zecchino è stato incaricato dalla Provincia di lavorare ai ricorsi in Cassazione a alla Procura di Teramo, questo è un momento importante perché fino ad oggi il lavoro dei tecnici che hanno studiato la sicurezza di questo edificio si è basato solo su documentazione “cartacea e letteraria“. Qualcuno cioè, adesso, affronterà l’esame strutturale con strumentazioni e test più approfonditi.
Il risultato del lavoro di questi esperti costituirà i motivi di ricorso che la Provincia presenterà appena possibile al procuratore di Teramo, per chiedere il dissequestro dell’edificio e la programmazione dei lavori e anche del ritorno nella loro scuola di studenti, docenti e personale del Convitto e del Liceo Classico.
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