Per decenni il suo salone di acconciatura maschile in piazza Cellini è stato un luogo di tendenza. Di Polidoro aveva 91 anni e ha esercitato fino alla fine quella che per lui era una missione
TERAMO – Si è spento a 91 anni, chiudendo una vita fatta di dedizione assoluta a lavoro e famiglia, dopo oltre 70 anni di mestiere. Francesco Di Polidoro porta con sé la sua teramanità ma anche lo stile e l’educazione con cui aveva caratterizzato la sua professionalità. Con attenzione al cliente, ricerca del particolare, cultura del bello e grande intuizione estetica, il ‘maestro’ Francesco aveva reinventato, per primo, l’attività di acconciatore per uomini.
Chi frequentava il suo salone al primo piano di piazza Cellini, fin dagli anni ’60 e fino almeno ai ’90, non trovava un semplice barbiere per radere o dare una ordinata ai capelli. Il suo era un salone di bellezza maschile, apripista di un nuovo modo di curare la persona che raccolse in brevissimo tempo consensi e successo. E poi, quel luogo aveva un suo fascino tipico, quello che solo dal barbiere puoi trovare, dove i fatti e fatterelli della città sono l’ingrediente che rende l’esserci far parte di una comunità. E da Francesco, in più, potevi usufruire di ‘consulenze’ particolari, per quella sua competenza sportiva, soprattutto nella pallacanestro, che arricchiva il confronto e il trascorrere qualche ora insieme.
Papà del commercialista Filippo e del sindacalista Cisl, già allenatore di basket, Luca, e di Lorenza, farmacista, Francesco aveva trasmesso loro l’imprinting dell’eleganza e dell’educazione, doti che si apprezzavano subito incontrando il ‘maestro’. Capofila di tanti acconciatori e barbieri della città, nel tempo si era ritirato a coltivare il suo mestiere, per lui una missione prima ancora che una passione, nella ‘bottega’ di vicolo del Gomito, sotto casa. Ma la dimensione dello spazio in cui si muoveva non aveva modificato peculiarità e preparazione, la sua mano era sempre rimasta leggera ed educata. Con lui se ne va davvero un altro pezzo di storia di questa città, una figura di teramano difficilmente replicabile. A lui giunga il nostro saluto e ringraziamento per averci voluto bene, alla signora Rina e ai figli e ai cari nipoti l’abbraccio di una sincera e affettuosa.
La camera ardente è stata allestita all’ospedale Mazzini, i funerali saranno celebrati domani, martedì 14 gennaio, alle 15, nella chiesa di Sant’Antonio.