La replica: “Antonetti butta fumo senza conoscere: tempi e procedure rispettati”

Provincia e Comune, con Bartolini e l’assessore Ciapanna, chiariscono la vicenda Delfico alla Cona: “Per la posa del piano d’opera al Forti bastava la comunicazione, adesso si passerà per la deroga in Consiglio e poi si monteranno i Musp”

TERAMO – “Carlo Antonetti butta  fumo negli occhi citando tempi e procedure di cui non ha piena contezza e, quel che è peggio, provoca volutamente il panico a centinaia di famiglie e a un migliaio di persone fra studenti, docenti e operatori scolastici facendo balenare l’ipotesi che il convitto modulare non si farà o non si sa dove si farà – dichiarano il consigliere delegato provinciale Flavio Bartolini e l’assessore comunale all’Urbanistica, Graziano Ciapanna –. Due Amministrazioni dello Stato, Comune e Provincia, con relative strutture tecniche, fra l’altro con responsabilità personali, avrebbero imbastito questo teatrino non si capisce a quale scopo. Da settimane siamo al lavoro per dare un futuro al Convitto e ai Licei, così come ci è stato chiesto dalle stesse dirigenze scolastiche, continuando a garantire l’unicità del sistema Delfico: tutti gli Istituti nello stesso luogo. E l’area della Cona, di proprietà dell’Ente Provincia, è l’unico luogo disponibile che garantisce questo non trascurabile requisito tenuto conto dell’altro imprescindibile fattore: il tempo. Le famiglie in queste ore devono decidere dove iscrivere i figli e dove andranno a scuola. Sono questi gli unici elementi che ci hanno guidato“.

Nella replica ad Antonetti, viene anche chiarito che Provincia e Comune, uffici tecnici e amministratori, stanno procedendo di pari passo per la realizzazione del Convitto modulare nell’area Pascal-Forti in via Cona: “Vale solo la pena di ricordare – dicono Capanna e Bartolini -, che la Provincia ha già comprato i moduli attraverso una gara pubblica (spendendo circa 1,2 milioni di euro) e che la procedura per il permesso a costruire in deroga è all’esame del Comune di Teramo. La relativa documentazione dovrà prima essere esaminata dalla Commissione Urbanistica e poi dal Consiglio Comunale, prevedibilmente a fine febbraio. Subito dopo l’approvazione – non si ravvedono ostacoli né normativi né amministrativi perché siamo su un terreno di proprietà già individuato come sede di Istituti scolastici e sono stati già acquisiti i dovuti pareri – inizierà l’installazione delle strutture modulari che in quell’area ospiteranno il Convitto e i Licei che prima del sequestro si trovavano nel palazzo di Piazza Dante“.
 
E nella nota i due amministratori chiariscono anche la questione delle autorizzazioni all’avvio del cantiere: “Per la sistemazione del piano di posa nell’area del campo di basket non c’è bisogno di autorizzazione e quindi, si è proceduto, come da norma, con una comunicazione di inizio lavori asseverata. Per ottimizzare i tempi. Quindi,  la Provincia con una scelta ponderata, attraverso la Cila ha prima sistemato il fondo per il quale non era necessaria l’autorizzazione, mentre, contestualmente, preparava il permesso a costruire in deroga per le strutture modulari. Bisogna tenere conto che siamo di fronte ad una situazione emergenziale che va risolta in fretta e che, quindi, i tempi amministrativi e tecnici sono stati di molto accelerati – concludono Bartolini e Capanna -“..

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