Omicidio di Amir. Tre arresti, c’è anche l’amico: assieme aggredirono un cameriere

Sangue a San Benedetto: prima svolta nelle indagini. In manette di nuovo anche il 25enne romeno a processo con la vittima per il tentativo di omicidio al parco Franchi di Giulianova. Sequestrata la discoteca dove la lite è cominciata

GIULIANOVA – I carabinieri di San Benedetto del Tronto hanno arrestato tre persone per la rissa che ha portato alla morte di Amir Bhenkarbush, il 24enne nato in Italia, marocchino di origine e residente a Giulianova, ucciso questa mattina all’alba a coltellate, sul lungomare nord sambenedettese.

Tra gli arrestati ci sono un italiano e un 25enne di origine romena, entrambi di Giulianova, amici della vittima. Il romeno è coimputato con la vittima nel processo attualmente in corso davanti al tribunale di Teramo per il tentativo di omicidio del cameriere del pub nel parco Franchi, a Giulianova, il 19 agosto del 2023. In quella occasione i due furono arrestati e dopo un periodo di domiciliari furono rimessi in libertà, per aver picchiato il cameriere che li aveva invitati a non gettare i bicchieri per terra: lo presero a pugni, prima di spruzzargli in faccia spray al peperoncino in faccia e colpirlo con un machete al corpo (il cameriere fu operato e giudicato guaribile in 45 giorni).

È stato arrestato anche un ragazzo nato in Italia e residente a Grottammare. Oltre al reato di rissa aggravata, contestato a tutti,
la Procura di Ascoli Piceno ha formulato accuse di omicidio, tentato omicidio e lesioni, a vario titolo.

Le indagini proseguono per ricostruire l’intero episodio e chiarire i ruoli di ciascuno. Sul caso stanno lavorando i carabinieri del nucleo radiomobile di San Benedetto e del nucleo investigativo di Ascoli che per ordine della magistratura ascolana hanno posto sotto sequestro il locale dove la lite è iniziata, la discoteca Kontiki.

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