A Teramo il processo per il femminicidio di Michaela Roua, la mamma di Nereto TERAMO – “Mi sono sentito come uno schiavo, mi osservava con uno sguardo umiliante e quando mi ha anche detto che sarebbe diventata proprietaria della ditta dove lavorava non ci ho visto più: dentro di me è stato come se si fosse spenta la luce”. Ripercorre quei tragici momenti del 9 ottobre 2019, Cristian Daravoinea, il camionista romeno accusato del femminicidio a coltellate della moglie 32enne, Michaela Roua, nella cucina della loro abitazione di Nereto. Oggi…
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